Cultura e competenze digitali

La ristrutturazione socio-economica del territorio in chiave digitale può realizzarsi solo se vengono messi in campo interventi volti a diffondere competenze, responsabilità e consapevolezza digitale in tutta la popolazione.
Il tema delle competenze digitali è centrale per consentire il pieno sviluppo della cittadinanza digitale, per la piena affermazione di un nuovo modello relazionale tra soggetti del territorio e Amministrazione regionale e, soprattutto, per far diventare la cultura digitale trainante e diffusa una tipicità del territorio, una caratteristica che la definisce e ne delinea l’identità.
È quindi fondamentale promuovere una cultura digitale pervasiva, diffusa localmente e interconnessa globalmente come ecosistema in grado di riformulare le conoscenze del passato e insieme proiettarsi nel futuro. Un ecosistema che riconosca la centralità e favorisca la prosperità e la crescita delle PMI, la salute psicofisica, la dignità e la tutela dell’essere umano e l’eredità culturale regionale, oltre che nazionale ed europea.

Diffondere la cultura digitale consente un miglioramento della qualità della vita di tutti i soggetti presenti sul territorio e un aumento delle opportunità di sviluppo sostenibile e innovazione sociale, tramite azioni che impattino su economia, competitività, riqualificazione urbana, valorizzazione turistica e culturale, ricerca e innovazione.

La Regione Lazio ambisce a diventare un caposaldo nella diffusione della cultura digitale con l’obiettivo di realizzare una comunità dove tutti, cittadini, imprese, lavoratori ed enti locali, siano in grado, attraverso i dati e la tecnologia, di trasformare in meglio la realtà. Gli interventi saranno in particolare mirati a quelle fasce di popolazione che ancora faticano a essere coinvolte nella rivoluzione digitale. Il processo consentirà anche di valorizzare il patrimonio culturale e promuovere il turismo come fondamentale risorsa del territorio e leva di uno sviluppo economico sostenibile. Le iniziative promosse dalla Regione saranno inoltre volte a rendere la popolazione presente sul territorio consapevole dell’impatto ambientale e sociale delle tecnologie digitali.

Particolare attenzione sarà rivolta anche al tema dell’uguaglianza di genere, prevedendo interventi e iniziative volti a contrastare il gap di genere presente nel mondo tecnologico, in modo da favorire pari opportunità nel mondo dell’innovazione e del digitale.

La realizzazione delle azioni previste all’interno di quest’area di intervento sarà possibile grazie al supporto di soggetti pubblici e privati, quali scuole, università, associazioni, fondazioni, FabLab ed enti della formazione professionale che, in sinergia con la Regione, si impegneranno a diffondere le competenze digitali, assumendo il ruolo di facilitatori digitali. Si tratta di azioni concrete per una società regionale digitalmente preparata e consapevole, resiliente e pienamente in grado di fruire dei nuovi servizi e delle opportunità che la Regione Lazio renderà disponibili.

In particolare, attraverso le azioni da attuare nell’ambito della Nuova Agenda Digitale della Regione Lazio, si intendono raggiungere i seguenti obiettivi per il 2026:

  • Colmare il gap di competenze digitali, rendendo digitalmente abili almeno il 70 % della popolazione presente sul territorio;
  • Sostenere l’incremento della quota di laureati ICT, soprattutto di sesso femminile, per contrastare il gap di genere in ambito tecnologico;
  • Favorire l’incremento della quota delle micro e piccole e medie imprese che utilizzano specialisti ICT;
  • Raggiungere una quota almeno del 15% di imprese che utilizzi i big data.


PRINCIPALI AZIONI PREVISTE

  • Sviluppo e adozione di un sistema di certificazione delle competenze in grado di sfruttare la tecnologia blockchain;
  • Realizzazione di piattaforme aperte (MOOC, webinar e materiali per l’autoapprendimento) per lo sviluppo delle competenze digitali dei cittadini abilitate al rilascio di certificazione dei percorsi formativi;

  • Promozione di percorsi di formazione per lo sviluppo di competenze digitali dei docenti delle scuole;
  • Potenziamento dei servizi di orientamento verso le materie STEM e digitali nelle scuole di ogni ordine e grado, prevedendo azioni specifiche di orientamento per bambine e ragazze. Saranno coinvolte le università in un’azione comune per la promozione delle materie STEM e digitali fra le ragazze per favorire la parità di genere nelle carriere universitarie;

  • Promozione di iniziative, per studenti e studentesse di ogni ordine e grado, volte ad accrescere l’interesse nelle discipline STEM come, ad esempio, campi estivi STEM o progetti che prevedano l’utilizzo di strumenti digitali innovativi per lo sviluppo di competenze trasversali come il lavoro di squadra, la comunicazione e la leadership;
  • Favorire l’inserimento nei percorsi formativi post-diploma e all’interno dei corsi di studio universitari di attività didattiche legate alle tecnologie digitali e alla valorizzazione, gestione e utilizzo dei dati, anche attraverso approcci challenge based da realizzare in collaborazione con le imprese;
  • Promozione della formazione aziendale on demand per i lavoratori; realizzazione di scuole di alta formazione per imprenditori e manager;
  • Attivazione e promozione di percorsi di formazione professionale sui nuovi mestieri digitali. Sono previste azioni mirate per le PMI, le Startup digitali e creative e per migliorare le competenze digitali nei settori tecnologicamente meno avanzati;
  • Attività di sensibilizzazione delle imprese verso l’alternanza scuola-lavoro, finalizzata allo sviluppo di progetti per l’Industria 4.0, soprattutto nelle piccole e medie imprese presenti sul territorio;
  • Attivazione di programmi di formazione volti ad accrescere le competenze del personale dell’Amministrazione regionale e degli enti locali sull’uso di strumenti digitali e tecnologie emergenti, con particolare attenzione ai piccoli Comuni, prevedendo anche l’elaborazione di un piano didattico condiviso con gli enti locali presenti sul territorio regionale;
  • Realizzazione, tramite il supporto di scuole, università, associazioni (volontariato, sistemi bibliotecari, CAF, comitati di quartiere, centri anziani, ecc.), fondazioni, FabLab, enti della formazione professionale, di corsi di formazione, seminari, eventi dedicati e laboratori tematici, volti a diffondere le competenze digitali, rivolgendo particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione, tra cui anche migranti e rifugiati, presenti sul territorio regionale;
  • Potenziamento dei punti di facilitazione digitale esistenti e creazione di nuovi, anche nei piccoli Comuni, sfruttando la sinergia con reti di enti e associazioni già esistenti, con l’obiettivo di fornire assistenza ai cittadini nell’utilizzo dei principali strumenti informatici e servizi digitali (SPID, AppIO, PagoPA, FSE, etc.).