Infrastrutture abilitanti

In continuità con i risultati già ottenuti e in coerenza con quanto previsto dai piani europeo e nazionale, la Regione Lazio intende completare e sviluppare ulteriormente un’infrastruttura tecnologica abilitante che consenta a tutti, cittadini, imprese ed enti locali, di usufruire di una connettività di rete a banda ultra-larga, di disporre di Wi-Fi pubblico sull’intero territorio, e di accedere a capacità di calcolo e di storage dei dati.

L’infrastruttura tecnologica rappresenta la base di supporto dei processi di digitalizzazione, e sarà sviluppata in modo efficiente, performante, sicuro e affidabile. Il completamento dell’infrastruttura a banda ultra-larga, consentendo l’accesso a una rete ultraveloce all’interno del territorio regionale, assicura una serie di vantaggi per cittadini e imprese: gestione di un elevato numero di dispositivi, connessioni più affidabili, performance superiori, maggiore efficienza e migliori servizi.
La connettività dovrà supportare inoltre driver socioeconomici, in particolare scuole e ospedali e trasporto pubblico.

In particolare, la Regione Lazio intende raggiungere i seguenti obiettivi per il 2026:

  • Raggiungere il 100% di famiglie, imprese ed enti locali presenti sul territorio (comprese le aree a fallimento di mercato) con reti a banda ultra-larga, garantendo una connettività a 1 Gbps per tutti;
  • Sostenere il piano nazionale per la connessione veloce di tutte le scuole pubbliche presenti sul territorio regionale;
  • Assicurare connettività adeguata ai principali punti di erogazione del Servizio Sanitario Regionale da 1 Gbps fino a 10 Gbps;
  • Dotare le isole minori del Lazio (Ponza e Ventotene) di un backhauling sottomarino in fibra ottica;
  • Portare almeno il 75% delle amministrazioni regionali a utilizzare servizi in cloud.

Verrà, inoltre, completata la realizzazione di infrastrutture finalizzate a migliorare l’efficienza, la sicurezza e la rapidità nell’erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese, mediante la diffusione di standard comuni di interoperabilità.

Sarà promosso, inoltre, lo sviluppo e la sperimentazione di nuove soluzioni come il 5G, il Li-Fi (una tecnologia wireless che consente la trasmissione dei dati tramite le onde luminose emesse da una lampadina a LED anziché le onde radio), reti Internet of Things (IoT) e l’Intelligenza Artificiale (IA), in modo da aumentare l’efficienza e la resilienza delle infrastrutture di telecomunicazione e di raccolta e trasmissione dati, all’interno di un territorio “intelligente e connesso”.
Queste iniziative consentiranno lo sviluppo e l’erogazione di servizi avanzati a cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione e favoriranno l’implementazione di modelli di economia circolare e la promozione delle energie rinnovabili.

Infine sarà posta particolare attenzione ai meccanismi che favoriscono collegamenti e sinergie tra le diverse iniziative, al fine di ottimizzarne l’efficacia, generando un nuovo impulso alla rete di FabLab e Maker-Space regionali come infrastruttura di formazione e diffusione dell’innovazione digitale applicata alla manifattura.


PRINCIPALI AZIONI PREVISTE

  • Completamento del Piano Banda Larga e Banda Ultra-Larga in tutto il territorio regionale, compresi i Piccoli Comuni e le aree rurali del Lazio, le scuole, le strutture sanitarie e quelle degli enti locali, predisponendo anche degli interventi volti a supportare gli enti locali nel dotarsi di una fibra ottica di proprietà comunale e provinciale;
  • Valorizzazione delle sinergie tra la posa della fibra e la realizzazione di lavori di riqualificazione della rete stradale per inserire i nuovi cavidotti, abbattendo in tal modo i costi di scavo e posizionamento della fibra;
  • Semplificazione e omogeneizzazione delle procedure amministrative per le infrastrutture di rete fissa e mobile nei comuni del Lazio;
  • Completamento del progetto “Free LazioWiFi”, ovvero la creazione di una rete WiFi gratuita e veloce, senza bisogno di registrazione, disponibile 24 ore su 24 in luoghi ad accesso pubblico sparsi sul territorio regionale non ancora serviti da tale servizio o a integrazione delle reti esistenti, in modo da poter connettere i cittadini in parchi, piazze, edifici pubblici, biblioteche, centri sanitari e musei;
  • Sviluppo e diffusione della rete 5G, nel pieno rispetto della salute dei cittadini e dei limiti previsti dalla normativa nazionale;
  • Completamento del nuovo Datacenter Regionale, supportando in particolar modo i Piccoli Comuni nel processo di migrazione al cloud dei propri datacenter. Tale progetto fa parte del programma di consolidamento e razionalizzazione dell’ICT regionale che la Regione Lazio ha già avviato, coerentemente con il Piano triennale dell’Agenzia per l’Italia Digitale, in risposta alla significativa frammentazione e dispersione sul territorio del Lazio di Data Center delle pubbliche amministrazioni e delle Società Partecipate;
  • Potenziamento della infrastruttura IoT pubblica per aumentare la raccolta, la trasmissione e la valorizzazione dei dati generati dalla sensoristica pubblica e privata;
  • Investimenti per lo sviluppo e l’utilizzo di tecnologie emergenti ed evolute legate a Industria 4.0, quali  ad esempio IoT, additive manufacturing, blockchain e IA; per favorire l’utilizzo dell’analisi dei big data per monitorare e ottimizzare in tempo reale i processi produttivi, favorendo lo sviluppo di nuovi modelli di business; per sostenere lo sviluppo e adozione di tecnologie per migliorare i processi amministrativi (es. smart speaker, sistemi di sicurezza, chatbot e assistenti vocali, piattaforme di “Robotic Process Automation”); per favorire l’inserimento del sistema produttivo e della ricerca regionale nelle filiere strategiche.
  • Potenziamento dei centri di trasferimento tecnologico esistenti e creazione di nuovi Digital Innovation Hub (come l’Hub dell’Innovazione a Palazzo Clementino) e di Open Innovation Center;
  • Completamento dei progetti Roma Technopole e “10 km di scienza”: hub multitecnologici transdisciplinari di riferimento internazionale per formazione, ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico;
  • Potenziamento della rete di FabLab e Maker-Space regionali, anche attraverso lo sviluppo di mini FabLab nei piccoli Comuni.